Trattamento della tubercolosi polmonare AFB (+)

La tubercolosi polmonare AFB (+) è una forma di tubercolosi in cui il batterio Mycobacterium tuberculosis viene rilevato nelle secrezioni respiratorie del paziente tramite esame microscopico diretto. Questa forma è altamente contagiosa e richiede una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo per prevenire la diffusione dell’infezione.

Trattamento della tubercolosi polmonare AFB (+) - mefact.org
Trattamento della tubercolosi polmonare AFB (+)

1. Principi fondamentali del trattamento della tubercolosi polmonare AFB (+)

Il trattamento deve seguire rigorosamente questi principi:

  • Utilizzo di un protocollo terapeutico standard secondo le linee guida del Ministero della Salute.
  • Assunzione dei farmaci nella giusta dose, per il tempo necessario e senza interruzioni senza autorizzazione medica.
  • Combinazione di più farmaci per prevenire l’antibiotico-resistenza.
  • Monitoraggio regolare del trattamento con esami periodici per valutare l’efficacia.
  • Adozione di misure preventive per evitare la trasmissione della malattia.

2. Protocollo terapeutico per la tubercolosi polmonare AFB (+)

Il protocollo di trattamento attualmente utilizzato è il 2RHZE/4RHE, che si suddivide in due fasi:

  • Fase intensiva (primi 2 mesi): Assunzione quotidiana di quattro farmaci principali: Rifampicina (R), Isoniazide (H), Pirazinamide (Z) ed Etambutolo (E).
  • Fase di mantenimento (successivi 4 mesi): Prosecuzione del trattamento con Rifampicina (R) e Isoniazide (H).

Dosaggio raccomandato in base al peso corporeo:

  • Rifampicina (R): 10 mg/kg/giorno
  • Isoniazide (H): 5 mg/kg/giorno
  • Pirazinamide (Z): 25 mg/kg/giorno
  • Etambutolo (E): 15 mg/kg/giorno

Se il paziente non segue il protocollo correttamente o sviluppa resistenza ai farmaci, il medico può modificare il trattamento con schemi terapeutici alternativi per la tubercolosi resistente.

3. Durata del trattamento

Di norma, la durata del trattamento è di almeno 6 mesi. Tuttavia, nei casi di tubercolosi resistente ai farmaci, la terapia può estendersi da 9 mesi fino a 2 anni, a seconda della gravità della malattia.

4. Effetti collaterali dei farmaci antitubercolari

Durante il trattamento, possono manifestarsi alcuni effetti collaterali, tra cui:

  • Disturbi gastrointestinali: Nausea, vomito, dolori addominali, diarrea.
  • Danni epatici: Epatite indotta da farmaci, ittero.
  • Problemi neurologici: Neuropatia periferica, formicolio alle estremità.
  • Reazioni allergiche: Eruzioni cutanee, prurito, febbre.
  • Altri effetti collaterali: Disturbi visivi, riduzione delle piastrine, dolori articolari.

In caso di effetti collaterali gravi, è necessario informare immediatamente il medico per ricevere il trattamento adeguato.

5. Alimentazione e stile di vita durante il trattamento

Un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano contribuiscono a migliorare l’efficacia del trattamento. Il paziente dovrebbe:

  • Consumare cibi ricchi di nutrienti come carne, pesce, uova, latte, verdure e frutta per rafforzare il sistema immunitario.
  • Evitare alcol e fumo, poiché possono ridurre l’efficacia dei farmaci.
  • Bere molta acqua per favorire l’eliminazione delle tossine.
  • Mantenere una buona igiene personale, coprire la bocca quando si tossisce e indossare una mascherina per prevenire il contagio.
  • Non interrompere il trattamento senza il consenso del medico, anche se i sintomi migliorano.

6. Monitoraggio e visite di controllo

Il paziente deve rispettare le visite di controllo programmate per permettere al medico di valutare i progressi della terapia. Gli esami fondamentali includono:

  • Test AFB sull’espettorato nei mesi 2, 5 e 6 per verificare l’efficacia del trattamento.
  • Radiografia toracica per monitorare eventuali lesioni polmonari.
  • Test della funzionalità epatica e renale per individuare possibili effetti collaterali dei farmaci.

7. Conclusione

La tubercolosi polmonare AFB (+) può essere completamente curata se il paziente segue correttamente il trattamento prescritto. L’uso regolare e corretto dei farmaci, associato a un’alimentazione e uno stile di vita adeguati, migliora l’efficacia della terapia, riduce il rischio di recidiva e previene la diffusione della malattia nella comunità.

Lascia un commento